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La bimba investita all’asilo oggi compie 8 anni: “Da più di 6 vive in stato vegetativo”

La piccola Lavinia, investita quando aveva un anno e mezzo nel cortile dell’asilo, compie 8 anni. Da sei e mezzo si trova in stato vegetativo. A Fanpage.it il papà della piccola e la Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio Monica Sansoni.
A cura di Beatrice Tominic
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Otto anni, di cui sei e mezzo trascorsi in stato vegetativo dopo essere stata investita all'asilo, quando aveva appena un anno e mezzo. Oggi è il compleanno di Lavinia, alla quale sono stati strappati gli anni e i compleanni migliori e per cui ancora tarda ad arrivare una giustizia. "Ad aprile festeggeranno il compleanno anche i suoi due fratellini (uno dei quali si trovava nell'asilo in quella tragica giornata di agosto, ndr) – spiega il padre Massimo – Sappiamo però che si tratta di festeggiamenti molto diversi. Ogni volta fare i conti con questo è inevitabile e soprattutto difficile", rivela a Fanpage.it.

L'allarme della Garante dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Regione Lazio Monica Sansoni

Nel frattempo, dopo due rinvii, si resta in attesa della prima udienza del processo di secondo grado, programmata per il prossimo 27 marzo.

"Ma noi non ci arrendiamo – è il commento a Fanpage.it della dottoressa Monica Sansoni, Garante dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Regione Lazio che ha lanciato l'allarme alla vigilia del secondo rinvio – Come istituzione continueremo ad andare avanti, non perdiamo la bussola, ma, anzi, continuiamo ad avere fiducia nella giustizia". E poi sottolinea: "La storia di Lavinia non è un fatto legato ad una famiglia, ai suoi genitori e ai fratelli, la sua storia riguarda un'intera comunità. È a noi che spetta il compito di supportare la sua famiglia. È un dovere che deve essere preso in carico da ognuno e ognuna di noi".

Il processo alla maestra e alla donna che ha investito la piccola

Sebbene il primo processo si è iniziato ormai prima del Covid, il caso è ancora aperto. Dopo la sentenza di primo grado, che ha visto la condanna della maestra che ha perso di vista Lavinia quando è stata investita e della donna che si trovava al volante dell'auto che l'ha travolta, è stato richiesto il ricorso in appello. La prima udienza era prevista il 27 dicembre del 2024.

Poi è stata spostata il 27 febbraio del 2025, ma per la stessa ragione del primo rinvio, cioè un atto di notifica mancante, è stato posticipato ancora il 27 marzo. Insomma, in aula non si è mai ancora arrivati. "Per noi, è un dolore che si rinnova ogni giorno", aveva confidato a Fanpage.it il papà di Lavinia. Nel frattempo è arrivato il 15 marzo, il compleanno della piccola. Il settimo vissuto nel suo lettino, circondata dai macchinari. Mentre la legge ancora non ha scritto la parola fine sulla vicenda.

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